Ennesima pronuncia del Garante nei confronti di Fastweb S.p.A. all’esito di una lunga istruttoria iniziata ancora nel 2018 e che è costata all’azienda milanese una sanzione pecuniaria di 4.501.868,00 euro.
Numerose sono, infatti, le violazioni che il Garante avrebbe individuato nelle procedure adottate da Fastweb, non ultima l’esistenza di una grave falla nell’accountability, nonché in alcuni elementi cardine del principio di privacy by design (prevenzione, funzionalità, sicurezza, trasparenza del trattamento e centralità dell’interessato).
Tali violazioni, pur traducendosi in trattamenti illeciti di dati, non avrebbero infatti impedito alla società medesima di beneficiarne, anche con riferimento ai contratti sorti dalle stesse.
Pur riconoscendo, quindi, l’impegno assunto dalla società per contrastare le condotte illecite, secondo il Garante Fastweb non avrebbe fatto buon uso delle proprie attribuzioni, alle quali corrispondono i doveri di accountability e privacy by design individuati dall’art. 5, par. 2, e 25 del Regolamento, e che hanno determinato, oltre alla rilevante sanzione pecuniaria, anche il divieto per la società di ulteriore trattamento con riferimento a dati illecitamente acquisiti.
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